Ombelico Alex: un viaggio tra parole, musica e memoria condivisa
Il 1° dicembre, a Levate, Funesto Festival ha reso omaggio ad Alex Caltagirone, figura simbolo dell’associazione Sguazzi, con una giornata intensa e commovente, ricca di letture
Quando la tua vita è appesa ad un filo,
è incalcolabile il valore del filo.
Daniel Pennac
Il 1° dicembre, a Levate, Funesto Festival ha reso omaggio ad Alex Caltagirone, figura simbolo dell’associazione Sguazzi, con una giornata intensa e commovente, ricca di letture
La mattina del 1° dicembre, lo studio di Mario Benedetti si è trasformato in un microcosmo di racconti, riflessioni e arte viva. Tra le pareti di via dei Cabrini, a Bergamo, lo s
Il 30 novembre, il Cineteatro Qoelet di Redona ha accolto una giornata intensa e suggestiva, dedicata a Massimo Zamboni, figura chiave del panorama culturale italiano. Due eventi d
Il 29 novembre, la Chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha accolto uno degli incontri più significativi di Funesto Festival: Accarezzare con la luce. Andrea Mastr
Nella raccolta penombra della Chiesa di Santa Grata Inter Vites un pubblico numeroso e attento ha potuto vivere un dialogo speciale tra arte, poesia e musica, dedicato alle straord
Le quattro repliche di Antigone. Cerimonia con canzoni, messe in scena dalla compagnia Teatro dei Borgia, hanno attraversato Funesto Festival come un filo teso tra memoria e spaesa
Nella casa-studio di Giovanni Bonaldi, il pubblico di Funesto Festival è stato accolto in uno spazio che non è solo luogo di creazione artistica, ma un vero e proprio archivio di
Domenica 17 novembre, il Filandone di Martinengo si è trasformato in un luogo di riflessione collettiva, ospitando La mia fine è il mio principio, una giornata intensa e partecip
Sabato 16 novembre, l’Auditorium comunale di Urgnano ha accolto il primo appuntamento di Funesto Festival: Festa Funesta. Una serata che non ha semplicemente inaugurato un calend
Bisogna strappare la gioia ai giorni futuri.
In questa vita non è difficile morire.
Vivere è di gran lunga più difficile.
Da quando ha visto la luce nel 2005, Sguazzi si è dedicato a creare spazi e condizioni favorevoli per l’affermazione dell’umanità di ciascuno, ponendo le persone al centro della propria missione, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, psicologiche e sociali. L’associazione riconosce il valore delle relazioni interpersonali e del progresso culturale nel superare le barriere che impediscono il benessere, la cura e la crescita individuale. Tra il 2013 e il 2020, Sguazzi ha collaborato con altre organizzazioni del terzo settore per promuovere il festival “In Necessità Virtù”, che si proponeva di dare voce alle diverse forme di marginalità e disagio umano, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento significativo attraverso l’accettazione della nostra condizione di necessità. Funesto è il naturale proseguimento di questa esperienza, ma si distingue per la scelta coraggiosa di Sguazzi di assumersi interamente la responsabilità progettuale e organizzativa, una decisione motivata dalla necessità di riunirsi e rinascere dopo la devastante pandemia che ha colpito il mondo del volontariato.
Il titolo del festival, “Funesto”, riflette il tema della morte che permea le scelte artistiche e progettuali dell’evento. La morte è stata un visitatore assiduo nelle nostre case, specialmente durante i momenti più critici della pandemia, quando eravamo al centro della tempesta. Abbiamo cercato di dar voce alla nostra esperienza autobiografica con opere come il libro e il reading musicale “Il Fiocco Viola”. La perdita di Alex, caro amico e socio fondatore di Sguazzi, avvenuta la notte di Natale 2023, ha segnato profondamente l’associazione e ci ha spinti a confrontarci direttamente con il tema della morte. Sebbene non intendiamo celebrare la morte, poiché rimane un segno di contraddizione della vita stessa, desideriamo comprenderla e accettarla. Vorremmo ridisegnare il concetto di morte come momento di riflessione, cura e connessione. In un’epoca in cui la tecnologia modifica costantemente le nostre esperienze di vita e di morte, è importante affrontare questo argomento con consapevolezza e apertura. Speriamo che il nostro festival possa stimolare nei partecipanti una sensazione di libertà consapevole di fronte alla morte, aprendo la strada a una vera libertà nell’affrontare l’esistenza stessa.