[Festa Con le forbici in tasca]
Quando la tua vita è appesa ad un filo,
è incalcolabile il valore del filo.
Daniel Pennac
FUNESTO FESTIVAL, il festival di Sguazzi – ed.1
L’idea che ci guida è quella di offrire una proposta culturale ed artistica che indaghi il tema della morte da più punti di vista. Le arti figurative, il cinema, la letteratura, la narrazione autobiografica, la musica e il teatro ma anche la filosofia e l’antropologia: questi sono alcuni dei “linguaggi” che ci guideranno.
L’anatra. la morte e il tulipano, compagnia Tardito/Rendina
(evento destinato agli allievi e alle allieve della scuola primaria di Cologno al Serio)
Cosa: Spettacolo di teatrodanza, musica e parole dai 7 anni.
coreografia e interpretazione Aldo Rendina e Federica Tardito
idea, traduzione, drammaturgia e regia Bruno Franceschini
una produzione di compagnia tardito/rendina
Franceschini // Droste & Co. e Ass. Sosta Palmizi
Quella dell’incontro fra l’anatra e la morte è una storia dal finale inevitabile, ma inaspettatamente divertente e leggera. In fondo racconta una cosa semplice, e cioè che la morte ci accompagna fin da quando siamo in vita, e che comprenderlo ci aiuta a non averne paura e a sentirci meno soli.
La strana ed inaspettata amicizia fra l’anatra e la morte viene narrata in primo luogo attraverso un linguaggio coreografico, grazie ai corpi e le movenze, ma anche alle voci di Aldo Rendina e Federica Tardito. Un duetto teatrale stralunato, buffo e poetico che sul palco trova la sua ideale corrispondenza musicale nell’inusuale abbinamento fra fagotto e violoncello.
Dove: Oratorio San Giovanni Bosco di Cologno al Serio
Collaborazioni: Il Comune di Cologno al Serio, L’Oratorio, Istituto Comprensivo di Cologno al Serio, Associazione Comitato Genitori
Terminato lo spettacolo, a partire dalle 16.00, merenda aperta a tutti in attesa dell’inizio del film Coco.
[Festa Con le forbici in tasca]
Proiezione del film COCO (Pixar, 2017)
Cosa: Coco è un film d’animazione del 2017 diretto da Lee Unkrich, prodotto da Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures.
Il film narra la vicenda di un ragazzino messicano di nome Miguel, che viene accidentalmente trasportato nel mondo dei defunti, dove cerca l’aiuto del suo trisavolo musicista per ritornare nella terra dei vivi e per riuscire a convincere la sua famiglia ad accettare la sua passione per la musica.
Dove: Oratorio San Giovanni Bosco di Cologno al Serio
Collaborazioni: Comune di Cologno al Serio, L’Oratorio, Istituto Comprensivo di Cologno al Serio, Associazione Comitato Genitori
A partire dalle 16.00, merenda aperta a tutti in attesa dell’inizio del film.
[Festa Con le forbici in tasca]
L’onda lunga della memoria. Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi
Con Giorgio Mangini e Carlo Salvioni
Cosa: Un incontro a due voci a partire dal lavoro svolto da Archivio Bergamasco in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bergamo per realizzare l’Anagrafe dei Sovversivi Bergamaschi 1903-1943. Indagheremo il tema della memoria di Giacomo Matteotti dopo la sua morte a partire dai documenti conservati nei fascicoli individuali delle ‘Persone pericolose per la sicurezza dello Stato’ provenienti dalla Questura di Bergamo. I documenti saranno esposti per l’occasione nei locali dell’Archivio di Stato.
Dove: Archivio di Stato di Bergamo, Via Fratelli Bronzetti 26, Bergamo BG
Evento ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
Collaborazioni: Archivio di Stato di Bergamo e Biblioteca “Di Vittorio” della Camera del Lavoro di Bergamo
[In memoria di Giacomo Matteotti]
Giacomo, Teatro dei Borgia
Evento su prenotazione: link eventbrite
Cosa: Giacomo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.
Questa tragedia, una delle più politiche e antispettacolari di TB, consiste nella riproposizione dei discorsi di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità. I principali temi sui quali lo spettacolo invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.
Dove: Auditorium Piazza della Liberta, Bergamo
Collaborazioni: Lab 80 film
[In memoria di Giacomo Matteotti]
Il trionfo della morte: tra danze macabre e teatro
Cosa: Lo storico dell’arte Enrico De Pascale, autore del volume “Morte e Resurrezione” per la collana “Dizionari dell’Arte-Electa”, dialogherà con la regista del Teatro tascabile di Bergamo Tiziana Barbiero. Si parlerà del Trionfo della morte e di altri esempi dell’iconografia macabra da un punto di vista artistico, culturale e storico. L’incontro sarà accompagnato dai musicisti Flaviano Braga (fisarmonica) e Marco Gamba (contrabbasso e chitarra).
Dove: Oratorio dei Disciplini di San Bernardino, Clusone
Collaborazioni: Festival A levar l’ombra da terra, Provincia di Bergamo, Comune di Clusone, Parrocchia di Clusone, TTB
[Il macabro]
The Yoricks. Intermezzo comico
Teatro tascabile di Bergamo
Cosa: Sei clown, sei monaci-scheletro, si riuniscono, insieme ad angeli, leoni e cavalli, per fare della morte un circo surreale. “The Yoricks” inizia con una scarpa che piove da chi sa dove, dall’alto, forse da un cielo umano fatto di aerei che bombardano e di sirene da guerra, o forse dal piano di sopra. Prosegue seguendo il ritmo delle grandi gags del circo.
È un circo dell’anima, mescolanza di malinconia, riso, paura della morte, nostalgia. È una dichiarazione d’amore ai mitici clown del passato, da Foottit et Chocolat ai Fratellini, al grande Charlie Rivel, ai Fratelli Colombaioni: un omaggio che il Teatro Tascabile fa alla loro storia e alla loro arte. Il clown è un grande mito sommerso del teatro novecentesco. Per il TTB un tema che periodicamente torna ad imporsi.
Dove: Oratorio dei Disciplini di San Bernardino, Clusone
Collaborazioni: Festival A levar l’ombra da terra, Provincia di Bergamo, Comune di Clusone, Parrocchia di Clusone, TTB
[Il macabro]
Bisogna strappare la gioia ai giorni futuri.
In questa vita non è difficile morire.
Vivere è di gran lunga più difficile.
Da quando ha visto la luce nel 2005, Sguazzi si è dedicato a creare spazi e condizioni favorevoli per l’affermazione dell’umanità di ciascuno, ponendo le persone al centro della propria missione, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, psicologiche e sociali. L’associazione riconosce il valore delle relazioni interpersonali e del progresso culturale nel superare le barriere che impediscono il benessere, la cura e la crescita individuale. Tra il 2013 e il 2020, Sguazzi ha collaborato con altre organizzazioni del terzo settore per promuovere il festival “In Necessità Virtù”, che si proponeva di dare voce alle diverse forme di marginalità e disagio umano, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento significativo attraverso l’accettazione della nostra condizione di necessità. Funesto è il naturale proseguimento di questa esperienza, ma si distingue per la scelta coraggiosa di Sguazzi di assumersi interamente la responsabilità progettuale e organizzativa, una decisione motivata dalla necessità di riunirsi e rinascere dopo la devastante pandemia che ha colpito il mondo del volontariato.
Il titolo del festival, “Funesto”, riflette il tema della morte che permea le scelte artistiche e progettuali dell’evento. La morte è stata un visitatore assiduo nelle nostre case, specialmente durante i momenti più critici della pandemia, quando eravamo al centro della tempesta. Abbiamo cercato di dar voce alla nostra esperienza autobiografica con opere come il libro e il reading musicale “Il Fiocco Viola”. La perdita di Alex, caro amico e socio fondatore di Sguazzi, avvenuta la notte di Natale 2023, ha segnato profondamente l’associazione e ci ha spinti a confrontarci direttamente con il tema della morte. Sebbene non intendiamo celebrare la morte, poiché rimane un segno di contraddizione della vita stessa, desideriamo comprenderla e accettarla. Vorremmo ridisegnare il concetto di morte come momento di riflessione, cura e connessione. In un’epoca in cui la tecnologia modifica costantemente le nostre esperienze di vita e di morte, è importante affrontare questo argomento con consapevolezza e apertura. Speriamo che il nostro festival possa stimolare nei partecipanti una sensazione di libertà consapevole di fronte alla morte, aprendo la strada a una vera libertà nell’affrontare l’esistenza stessa.