Possiamo dire che Funesto Festival è a tutti gli effetti iniziato la sera dell’11 maggio 2024 per i soci di Sguazzi e alcuni suoi compagni di viaggio.
Ci siamo concessi lo straordinario privilegio di esplorare un tema delicato ma fondamentale: il fine vita. È stata un’occasione preziosa per riunirci e condividere le motivazioni profonde che hanno ispirato la creazione di Funesto, ponendo le basi per il tema centrale del festival.
La vita ci costringe a prendere decisioni continue, spesso senza concederci il tempo necessario per riflettere su quelle più cruciali. Tra queste, la scelta del nostro percorso alla fine della vita occupa un ruolo primario.
Durante l’evento abbiamo approfondito l’importanza degli strumenti come le DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento), che ci consentono di definire i trattamenti sanitari desiderati, evitando che altri prendano decisioni al nostro posto. La Legge n.219 del 22 dicembre 2017 ci offre la possibilità di esprimere le nostre volontà in merito ai trattamenti sanitari in situazioni di incapacità. Riteniamo fondamentale approfondire e diffondere queste conoscenze.
In un’epoca in cui la tecnologia domina sempre più il nostro vissuto, anche nei momenti cruciali come la nascita e la morte, è essenziale dedicare del tempo alla riflessione su questi temi. Solo così possiamo acquisire consapevolezza non solo della vita, ma anche della sua conclusione.
“Tutto ciò che in passato nascondeva, offuscava, neutralizzava la consapevolezza della morte, ora non faceva più effetto”. tratta da La morte di Ivan Il’ič, racconto di Lev Tolstoj